domenica 20 luglio 2008

scomparsa


Ho iniziato il nuovo romanzo.
Sono solo alle prime pagine, ma già sento il caratteristico cambiamento di ‘polarità’, nella mia vita. Le cose di sempre mi appaiono lontane, i rapporti con le persone si diradano, rimando gli impegni, le notizie mi annoiano... Tutto ciò che attiene al ‘giorno’, per dirla in una formula, sta come ingrigendo, sfumando. Piano piano, la vita del romanzo, come un vampiro, succhia linfa alla vita reale rendendola anemica e insulsa.
Alle corte: scrivere è una disciplina che richiede tecnica, costanza, volontà, ma che esige, sopra ogni altra qualità, la forza per accettare la scomparsa del mondo e dal mondo, senza la quale - almeno per me - il testo suonerà posticcio, artificiale.
(Foto di J-J. Fin)

2 commenti:

Pau ha detto...

Chi è questo JJFin che ha tanta poesia dentro di se' da farla trasparire nelle sue foto?
Pau

massimo tallone ha detto...

Bonjour, Pau!
Jean José Fin è un signore parigino (oggi, in pensione, vive poco distante da Parigi, vicino alla foresta di Rambouillet), un animo sensibile e gaudente al tempo stesso, gran 'produttore' di foto. Dopo ogni viaggio mi manda il risultato della sua 'caccia' visiva, e io, con il suo permesso, faccio interagire le sue foto con i miei ghiribizzi sulla scrittura (in assenza di foto butto lì i miei disegnini fatti con Paint).
Dimenticavo: Jean Josè è cugino di mio padre (e io che non credevo all'esistenza dei cugini: li ho anche confutati, in un libro...).
M.