Può accadere che un autore ingenuo sogni la gloria, la stima, il rispetto del mondo...
Poi, magari, scopre che questa fantomatica gloria, se mai esiste, è circoscritta alla ristretta cerchia dei lettori, e nemmeno tutti, ovviamente. Per il resto del mondo, chi scrive è al più una persona eccentrica o stravagante, se non proprio squlibrata. Un esempio: il monumento che ricorda il grande letterato Niccolò Tommaseo è chiamato sbrigativamente dai veneziani il ‘cagalibri’ (forse una parte di colpa ce l’ha anche lo scultore, ma non del tutto...).