Gli sfalsamenti visivi e i paradossi prospettici sono utili perché mantengono viva la pratica di vedere altro in quel che osserviamo. Del resto, uno degli obiettivi di chi scrive dovrebbe essere quello di rendere visibile ciò che si nasconde nelle pieghe dell'evidenza (e a ben guardare, l'evidenza risulta davvero più ricca di ombre che di luce...).
Non solo: l'atto stesso di scrivere svela aspetti ignoti di sè; svela i nostri limiti o le nostre possibilità in una misura di cui non avremmo avuto chiara nozione se non ci fossimo messi alla prova. Scrivendo, scopriamo così di essere noi stessi intimamente costituiti di illusioni ottiche, di oggetti nascosti, caratterizzati da false prospettive, da piani sfalsati...
Nessun commento:
Posta un commento