giovedì 2 gennaio 2014

.PUNTO A CAPO

Narrare la propria vita per ritrovare la trama.

Nel racconto del tuo passato trovi la forma della tua vita.

Ogni vita, ogni pezzo di vita, ha un senso.

E il senso è nascosto non soltanto nelle scelte fatte, negli eventi accaduti, nelle vicende imprevedibili che l’hanno caratterizzata, ma anche, e forse soprattutto, nella forma che quei fatti assumono quando vengono narrati.

Risulta difficile cogliere il senso di una vita se non gli si dà una forma narrata.

A quanti di noi accade di sentirsi a un punto morto, privi di stimoli, dentro una vita senza storia e con il sospetto di aver concluso poco o investito energie in progetti sbagliati?

In questi casi, l’errore è quello di vedere la propria vita da un solo punto di vista, il proprio, inchiodato alle aspettative e ai desideri annidati dentro di noi.

Viene infatti naturale pensare che la nostra realizzazione sia collegata ai nostri desideri.

E più questa convinzione è forte (e lo è per tutti) più sarà forte la delusione e cocente il senso di fallimento se quei desideri non saranno soddisfatti.

Ma proviamo a immaginare per un attimo che la nostra realizzazione non sia collegata ai nostri sogni, ma a fattori che non dipendono da noi, se non in piccola parte.

Visto così, il concetto di traguardo e il senso di felicità che lo pervade va interpretato in un altro modo e sganciato dai desideri accarezzati per anni o decenni.

Può infatti accadere di aver sempre sognato di diventare un valente avvocato, o di possedere una barca, o di diventare artisti, senza poi aver conseguito grandi risultati nel campo desiderato.

Però, mentre la nostra delusione aumentava, forse siamo diventati ottimi oratori, così acuti e intelligenti che moltissime persone hanno tratto vantaggio dalla nostra conversazione.

Oppure, mentre aspettavamo di possedere la barca o dipingevamo quadri poco interessanti, siamo riusciti a educare i figli come pochi altri hanno saputo fare, instillando in loro l’amore per la natura o per l’arte.

Oppure abbiamo scritto lettere meravigliose.

O siamo diventati esperti di vino.

Oppure abbiamo inventato una rete commerciale da far invidia ai più blasonati esperti del settore.

Insomma, nel gran tumulto della vita può accadere di raggiungere la vetta in un settore che non rientrava nei nostri progetti, o di aver compiuto un viaggio molto più interessante, fuori o dentro di noi, del traguardo che avevamo sognato.

Ma non ce ne rendiamo conto, intrappolati come siamo dentro il nostro sogno irrealizzato.

Bisogna vedere la propria vita dall’esterno, dentro una narrazione.

Quelle stesse vicende che ci fanno soffrire, organizzate in una narrazione, possono prendere forme inaspettate e luminose, svelando aspetti e possibilità che la visione soggettiva impedisce.

Dunque, la soluzione può essere quella di uscire dalla visione soggettiva e dare alla propria vita la forma di una storia, inserire il proprio passato in un racconto corale e polifonico per coglierne il profilo e il senso al di là dei propri sogni, dei fallimenti o dei successi individuali.

Con il metodo .PUNTO A CAPO il racconto della tua vita esce dalla tua voce e trova spazio in una narrazione esterna, più ampia, svolta e articolata dalla voce di chi scrive e racconta per mestiere.

Così, la tua storia prende una forma nuova e si apre a considerazioni nuove e a progetti non accessibili quando veniva osservata da un solo angolo visuale. Oppure, grazie all’azione prolifica e fertile della narrazione, riuscirai a scorgere disegni e sentieri rimasti nascosti per anni e improvvisamente chiari, percorribili.

Insomma, la tua vita è una storia che ha un senso e che continua: spesso è soltanto una questione di punteggiatura: .PUNTO A CAPO


La narrazione riflessa rende visibili i fili nascosti della propria vita

Permette di accedere al proprio passato da un punto di vista originale

Consente di scorgere collegamenti inaspettati e giri a vuoto

Favorisce uno sguardo sul futuro da una prospettiva nuova

   

Il metodo .PUNTO A CAPO prevede sei sedute di un’ora l’una, durante le quali il racconto biografico viene ripreso e trasformato in una narrazione, in un romanzo orale nel quale è possibile scorgere sia la tessitura sia la finalità.

Info: usmt@hotmail.it