giovedì 28 gennaio 2010

precisione


Scrivo due ore al giorno, di preferenza la mattina. Obiettivo mille parole: ma è un obiettivo che tendo a dimenticare per non perdere di vista la qualità a favore della quantità. E' sulla frase che mi piace lavorare, e poi sul racccordo tra la frase scritta e la seguente, con l'occhio sempre attento al contesto generale, ovvero con un occhio a ciò che è vicino e con l'altro che guarda dall'alto l'insieme del capitolo... In sostanza, cerco la precisione espressiva, sempre, comunque (anche quando penso, tra me e me, costruisco frasi sintatticamente precise).
(Foto di J.J. Fin)

martedì 5 gennaio 2010

l'ultima cosa


Compi ogni azione come fosse l'ultima della tua vita (Marco Aurelio).
Arduo, il compito che ci assegna il grande stoico. Ma se ci si prova, se ci si riesce, ecco che si respira davvero un senso di pienezza interiore che non ha paragoni (una malattia grave facilita questa operazione, sicché la stessa malattia diventa mezzo di arricchimento).
Ma in ogni caso, l'appello di Marco Aurelio è imperativo per l'artista. Lo scrittore adotterà la seguente parafrasi: scrivi ogni parola come se fosse l'ultima della tua vita.
(Foto di J.J. Fin)

domenica 3 gennaio 2010

il mistero


"La cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. E' la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza" (Albert Einstein).
La scrittura che non alllude al mistero (fosse pure il piccolo mistero racchiuso nella soluzione di un giallo) fa poca presa sul lettore, e forse ne fa poca anche in chi scrive: lo sforzo necessario a indagare il mistero crea un'energia narrativa che si ripercuoterà nel lettore nella forma del puro interesse.
(Foto di J.J. Fin)