domenica 31 maggio 2009

imperfezioni di qualità

Un giovane autore mi ha chiesto se sia possibile scrivere il romanzo perfetto. Gli ho risposto con una frase che avevo già usato tempo fa: "...il fascino di un testo non sempre è dato dalla sua rigorosa finitezza, ma da una luce radente, obliqua, che sfugge alle classificazioni e che spesso sguscia proprio dalle imperfezioni".

velocità e lentezza

Va bene scrivere in fretta, ma a condizione di correggere e rivedere con molta lentezza, con dedizione e meticolosità, riga per riga, parola per parola, e magari un paio di mesi dopo la stesura.

sensibili

Ci sono persone che scoprono di essere 'sensibili', ovvero capaci di percepire, negli altri, difetti come volgarità, arroganza, supponenza, strafottenza, maleducazione. Alcune di queste persone 'sensibili' ritengono che soltanto la scrittura, preservandoli dalla spocchia del mondo, li innalzi. E infatti scrivono. Ma non avendo mai cercato davvero l'altro, con tutti i suoi ripugnanti difetti, scriveranno sempre e soltanto di sé. E non troveranno mai un editore. Perché il libro è (quasi sempre) la storia di un altro.

martedì 26 maggio 2009

successo di massa

Gli autori che sognano il successo di massa hanno una idea del termine 'massa' piuttosto vaga, spesso circoscritta al giro delle proprio conoscenze o riferite alle pagine dei giornali. E allora conviene ribadire che scrivere è e resterà sempre una attività periferica, lontana dalle masse, senza dubbio elitaria (in un paese, poi, che è fra quelli con il minor numero di lettori al mondo).
Ho fatto un semplice test, a questo riguardo, chiedendo a cento persone scelte a caso nel corso della giornata (dal panettiere al barista, dalla vicina di casa al consulente informatico) se per caso avessero mai sentito parlare o addirittura letto qualcosa di Jorge Luis Borges. Bene, soltanto tredici, fra gli intervistati, sapevano che Borges era uno scrittore, e di questi solo sei ne avevano letto qualche pagina.
Dunque, si scrive per pochi, che piaccia o no. E i successi editoriali di massa sono episodi che meriterebbero analisi non soltanto letterarie...

domenica 24 maggio 2009

identità

Il desiderio di pubblicare è non solo legittimo, ma direi fisiologico, per chi ha scelto la disciplina della scrittura. Purché si tratti di un desiderio connesso con il bisogno di definire la propria identità (ovvero: scrivo, e perciò sono uno scrittore, ma se non pubblico è come se avessi una identità clandestina).
Ma se il desiderio di pubblicare nasce dalla insana voglia di notorietà, allora è meglio dedicarsi a discipline più appaganti, proprio in termini di notorietà. Basta fare un banale sondaggio fra i propri vicini di casa, citando loro nomi di autori importanti, come Bulgakov o Faulkner, e vedere che succede...

giovedì 7 maggio 2009

Bruno Schulz

"La loro perfezione metteva paura. Chiusi nella precisione e nell'accuratezza dei loro corpi, non conoscevano errore né deviazione."

Si parla di gatti. La meravigliosa citazione è tratta da Le botteghe color cannella di Bruno Schulz.
Rileggere sempre Bruno Schulz.
E' imprescindibile.