Leggere, tra le altre cose, permette di accedere e penetrare in profondo all’interno di altre personalità, di altri caratteri umani, diversi anche le mille miglia dal nostro. Già, perché ognuno di noi, bene o male, col tempo, non fa che affinare e perfezionare la sua unica e singola personalità, grazie alla quale reagirà in un preciso modo (e solo quello!) ai casi del mondo.
Ma affrontare le mille insidie del mondo con una sola personalità è davvero perdente.
Invece, se hai letto molto, e se hai davvero fatto vivere in te i mille personaggi dei romanzi, ecco che hai a disposizione una riserva di comportamenti, e potrai scegliere la reazione più giusta per ogni situazione, calandoti di volta in volta nel personaggio che meglio l’ha affrontata. Così, un giorno, in una contesa amorosa, potrai esibire la timidezza del principe Myskin, se necessario, e un altro giorno potrai adottare la scaltra e sbrigativa maniera di Georges Duroy, in un’altra situazione. E che dire di poter usare i modi di Bartleby, in ufficio, quando serve?
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