Una antica regola alimentare sostiene che il nostro organismo è predisposto, lungo l’arco delle ventiquattro ore, su tre modalità biologiche: da mezzogiorno alle venti è pronto per ricevere il cibo, dalle venti alle sei del mattino seguente lo assimila, dalle sei alle dodici si eliminano le scorie.
Ho già detto che il cervello e l’intestino (i miei, almeno) sono lo stesso organo. E dunque leggo di pomeriggio (il nutrimento), assimilo durante la sera e nel corso della notte evitando dunque di leggere o scrivere in quelle ore, ma scrivo rigorosamente al mattino, per eliminare le eccedenze e le scorie.
E a chi obietta che i libri non sono sterco basta dire che si tratta di concime.
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