martedì 4 marzo 2008

cancellare

Non ci sono prove certe del fatto di essere scrittori.

Anche l’eventuale successo di pubblico (e talvolta di critica) non fornisce garanzie assolute. Del resto, ogni scrittore sa, dentro di sé, di essere ancora molto lontano da quella perfezione che spera di raggiungere con il successivo libro. E sa che quel traguardo si sposterà in avanti via via che vi si avvicinerà, costringendolo alla eterna ricerca, alla eterna insoddisfazione.

E tuttavia, c’è un segnale che dobbiamo saper riconoscere lungo il processo della nostra esperienza di scrittura, un indizio che ci annuncia di essere diventati scrittori (si vedrà poi, se mai, quanto bravi…), ed è la capacità di cancellare e cancellare e cancellare senza provare la minima sofferenza.

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