domenica 24 maggio 2009

identità

Il desiderio di pubblicare è non solo legittimo, ma direi fisiologico, per chi ha scelto la disciplina della scrittura. Purché si tratti di un desiderio connesso con il bisogno di definire la propria identità (ovvero: scrivo, e perciò sono uno scrittore, ma se non pubblico è come se avessi una identità clandestina).
Ma se il desiderio di pubblicare nasce dalla insana voglia di notorietà, allora è meglio dedicarsi a discipline più appaganti, proprio in termini di notorietà. Basta fare un banale sondaggio fra i propri vicini di casa, citando loro nomi di autori importanti, come Bulgakov o Faulkner, e vedere che succede...

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