giovedì 4 settembre 2008

gusti


L’autore deve credere ciecamente nei suoi testi, nella sua scrittura, difendendola da tutto e da tutti. Purché non pretenda però, infantilmente, che gli altri debbano condividere lo stesso suo entusiasmo (ogni scarafone, del resto, è bello a mamma sua...), i suoi stessi gusti.
Dunque, lo scrittore dovrà sottoporre il suo testo ad almeno dieci fidati lettori prima di considerarlo valido, e dovrà chiedere a questo ‘campione’ di lettori assoluta sincerità, specialmente sul piano del semplice desiderio di continuare a voltare pagina.

1 commento:

Unknown ha detto...

...la voglia di andare avanti. Forse, alla fine dei conti, è l'unico vero requisito di un libro. Anche se conosco molti lettori che vanno avanti per senso del dovere: sono arrivato fino a metà, quindi devo finirlo. Probabilmente è il retaggio delle imposizioni scolastiche.